lunedì 27 ottobre 2014

RISOTTO ALLA ZUCCA E BRESAOLA

Quando il ricco incontra il povero spesso ne vien fuori proprio un bel matrimonio. Questo è successo alla mia bistrattata, banale, Signorina Zucca di Campagna quando ha incontrato Monsieur Bresaola dalla Valtellina... un tripudio di sapori e profumi ha invaso la bocca e il naso dei miei amici nordici invitati a cena. Si, me la sto suonando e me la canto pure se è per questo, ma il risultato di questo "incontro casuale" è stato davvero sorprendente!

TEMPO un'oretta
DIFFICOLTA' media/bassa
INGREDIENTI per 4/6  persone
400 gr di riso per risotti
1 lt di brodo, se possibile di carne
1 costa di zucca di circa 500gr
1 porro
1 cipolla dolce
150 gr di bresaola tagliata alta
1 bicchiere di vino bianco
1 rametto di rosmarino
3 noci di burro
olio e.v.o. 
pepe macinato

Fai rosolare a fuoco basso la cipolla e il porro affettati finemente, aggiungi 100 gr di bresaola tagliata a julienne, il rosmarito triturato e sfuma con il vino. Dopo 5 minuti aggiungi la zucca tagliata a tocchetti, sala e lasciala cuocere fino a farla sfaldare. Metti il riso e lascialo "tostare" a secco. Aggiungi il brodo bollente un mestolo alla volta quando il riso si asciuga. A cottura ultimata spegni la fiamma, aspetta 3 minuti poi aggiungi 3 noci di burro e il parmigiano grattugiato. Servi con striscioline di bresaola fresche e una bella macinata di pepe.

martedì 21 ottobre 2014

WATALAPPAN (CREME CARAMEL DELLO SRI LANKA)

L'unico dolce che Clementina si scofanava a cuor leggero durante il nostro viaggio nello Sri Lanka è stato il Watalappan, una specie di crème caramel leggermente speziato molto, molto buono. Gli ingredienti alla fine sono solo tre, due dei quali un po' difficili da reperire se non avete vicino un alimentari asiatico, ma la ricerca e la fatica verranno premiate con questa leccornia che sull'isola vince a mani basse su tutti gli altri dolci.
L' ingrediente particolare, oltre al latte di cocco, è lo Jaggery, uno zucchero che viene ricavato dal succo concentrato dei fiori della palma da zucchero che viene poi fatto asciugare e venduto in semisfere solide o in altre forme pronte per essere grattugiate o spezzettate.
Questa la ricetta originale, io l'ho tradotta per voi (bravi, non è vero, le quantità sono differenti, non vi si può nascondere nulla):


TEMPO un'oretta e mezzo
DIFFICOLTA' bassa
INGREDIENTI per 6/8 persone
3 tazze di jaggery (polverizzato)
2 tazze di latte di cocco (denso)
1 tazza di anacardi tostati
9 uova
1/2 cucchiaino di noce moscata
1/2 cucchiaino di cannella in polvere
1/2 stecca di vaniglia
2 semi di cardamomo

Prendi un pentolino e sciogli a fiamma bassa lo jaggery con 1 tazza di acqua e le spezie. Quando sarà totalmente disciolto e si sarà intiepidito aggiungi il latte di cocco. In una ciotola sbatti bene, aiutandoti con una frusta o con lo sbattitore, le uova. Versa piano piano il composto di latte di cocco, jaggery e spezie nelle uova sbattute, filtrandolo con un colino. Mescola bene con una frusta. Versa tutto in un contenitore largo che possa essere messo a bagno maria nel forno. Coprilo con la carta stagnola e inforna a 180° per un'ora.  Decora con gli anacardi tostati leggermente tostati in padella. Servi freddo.



venerdì 17 ottobre 2014

PATE' DI FEGATINI DI POLLO ALLA TOSCANA

Dire che adoro il fegato è assolutamante riduttivo. Io ucciderei (un'oca) per un fegato intero da mangiare a morsi. Si, lo so, sono incivile, sono un'assassina sanguinaria, sono un mostro... il problema è che so benissimo come viene prodotto il fegato d'oca e conosco a menadito le modalità di ingrassamento... ma non ci posso fare nulla, mi piace e, se posso, lo mangio (divoro è il termine appropriato, ma l'immagine non si addice ad una signora)! 
Ora qui stiamo parlando del cugino sfigato dell'oca, che però ha anch'esso un fegato che non è niente male. I fegatini di pollo di una volta (si perchè io mi facevo il paté pure da piccola) erano la metà di quelli di oggi, forse hanno trovato il modo di ingrassarli con alchimie strane che, vale pure per questo pennuto, sinceramente non mi interessa sapere, così come non mi interessa sapere se una cena a base di crostini caldi con sopra questa meraviglia mi farà male oltre che mandarmi direttamente all'inferno.
Evvaicoltangooooo!

TEMPO mezz'oretta
DIFFICOLTA' bassa
INGREDIENTI per circa 6 assassini

300 gr di fegatini di pollo freschi e puliti
1 carota
1 costa di sedano
1 cipolla piccola
5 filetti di acciuga sott'olio
1 cucchiaio di capperi
mezzo bicchiere di vino bianco
qualche fogliolina di prezzemolo (facoltativo)
burro
olio e.v.o
sale e pepe
In una padella antiaderente fai rosolare in olio e burro la carota, la cipolla e il sedano tritati finemente. Aggiungi i fegatini tagliati grossolanamente, lascia qualche minuto a rosolare e poi sfuma con il vino bianco. Aggiungi i capperi, il prezzemolo, le acciughe e lascia cuocere coperto per una decina di minuti. Frulla tutto fino alla consistenza desiderata, assaggia e aggiusta di sale e di pepe. Servi il paté con delle fettine di pane leggermente abbrustolite.

martedì 14 ottobre 2014

RISOTTO INVISIBILE

Non avete idea di come usare un bellissimo cavolfiore fresco e croccante? Non sapete, soprattutto, come propinarlo di nascosto ai vostri figli? Ecco la soluzione: un'esplosione di sapore nascosta sotto un apparentemente scialbo risotto al nulla! Ecco un sanissimo e buonissimo risotto al cavolfiore dal profumo di mare.

TEMPO mezz'ora
DIFFICOLTA' nulla
INGREDIENTI per 4 persone ignare
400 gr di riso per risotti
1/2 cavolfiore 
1 litro di brodo (vero per favore: acqua, carota, sedano e cipolla)
1 bicchiere e mezzo di vino bianco
3 spicchi di aglio
peperoncino facoltativo
5 filetti di acciuga sott'olio
olio e.v.o
sale
pepe

Prendi una bella casseruola larga e dai bordi alti, versaci 4 cucchiai di olio e gli spicchi d'aglio tritati finemente. Aggiungi le acciughine, una cucchiaiata di prezzemolo tritato e, se ti piace, il peperoncino. Aggiungi il cavolfiore mondato, lavato e tagliato a pezzettini piccoli. Unisci il riso e fallo tostare per qualche minuto poi aggiungi il vino. Quando questo sarà sfumato aggiungi, piano piano, il brodo. Continua a cuocere aggiungendo il brodo quando il riso si asciuga. Servi a tavola con un filo di olio.

mercoledì 8 ottobre 2014

INSALATA DI PATATE "DESTRUTTURATA"

Beh prima o poi pure io dovevo fare una ricetta "destrutturata", fa così cool questa parola (anche se a me sembra tanto cheap)... comunque eccola qua, una non-ricetta facilissima e velocissima da proporre per un pranzo leggero e veloce o per un brunch stile americano o soltanto come accompagnamento ad un buon roast beef. Si può fare in mille modi, ci potete aggiungere quello che vi pare, io questa volta l'ho fatta "light" perchè non ho usato la maionese ma lo yogurt greco che stava implorando di essere salvato dalla noia che lo attanagliava in frigo.
 
TEMPO mezz'ora
DIFFICOLTA' nulla
INGREDIENTI
1 patata grande a persona
1 cucchiaio di yogurt greco a persona
cipollotto
pepe e sale
olio e.v.o.

Fai bollire le patate o con la buccia o già sbucciate a tocchetti oppure, meglio ancora così tutte le proprietà organolettiche del tubero restano intatte, al vapore. Intanto frulla lo yogurt con il cipollotto l'olio, il sale e il pepe.
Quando le patate sono fredde uniscile alla salsa e ad altre verdure tipo insalata, pomodorini, sedano, regola di sale e di pepe.
Fine!

lunedì 6 ottobre 2014

RISO VENERE PRIMAVERILE

Questa ricetta me l'ha passata la mia amica del basket Alessandra, detta Libellula. E' una ragazza stupenda, alta, magra, con gli occhi azzurri... questa maledetta sa cucinare, gioca bene a basket, parla perfettamente inglese, è simpatica ed intelligente quindi ce le ha tutte lei, solo una cosa le manca, e per questo la odio ancora più profondamente, la cellulite!
Un giorno mi ha portato un cous cous con le verdurine brutto e appalloccato, stavo per esultare sul suo primo maledettissimo difetto e, invece, era talmente buono che la consistenza e l'aspetto sono passati in secondo piano. 
Questa è la sua ricetta rivisitata in chiave Gluten Free.
TEMPO 45 minuti
DIFFICOLTA' media (più che altro è un po' noiosa)
INGREDIENTI per 6 persone
500 gr di riso (venere in questo caso)
1 melanzana grande o 2 medie
3 zucchine
2 carote
1 cipolla
2 spicchi di aglio
olio e.v.o
sale

Metti a cuocere il riso. Nel frattempo in una padella fai soffriggere a fuoco alto la cipolla affettata con le zucchine a rondelle e le carote a julienne. Le verdure devono restare croccantelle, non sfatte. In un'altra padella fai soffriggere brevemente l'aglio nell'olio, poi togli l'aglio e aggiungi le melanzane a cubetti, lasciale rosolare fino a quando perdono tutta l'acqua e si abbrustoliscono un po'. Sala le verdure e uniscile al riso. Aggiungi un po' di olio a crudo prima di servire.
P.S. Lo so che siamo in autunno.

mercoledì 1 ottobre 2014

POMODORI SECCHI SALVACENA

Tutte le estati  le mie amiche Bettina e Daria mi portano dalla Sicilia un sacchetto di carta pieno di pomodori secchi. Non ve lo sto nemmeno a raccontare la bontà di questi frutti pieni di sole e aria buona. Anche se mi è stato più volte raccomandato di non farlo, io tutte le volte che passo accanto al sacchetto me ne mangio uno così, come fosse una caramella. Ho sempre messo sott'olio i pomodori, li lavo prima con acqua e aceto, poi li lascio asciugare di nuovo al sole e poi li chiudo nei barattoli con il nostro olio, i capperini, uno spicchio di aglio e l'origano fresco. Stavolta volevo fare una prova e fare delle "salse" pronte e versatili, da tenere in frigo e tirare fuori quando non ci sono idee per la cena o per farci delle bruschettine sfiziose se passa qualcuno a casa a prendersi un bicchiere di vino. Visto che ho il basilico ancora vivo sulla finestra ho utilizzato questo e quello che mi è venuto in mente sbirciando per i cassetti della cucina. Ne sono venute fuori 2 salse: una specie di pesto con pomodori, basilico e mandorle e una salsa con i capperi.

TEMPO 15 minuti
DIFFICOLTA' nulla
INGREDIENTI
per il "pesto di pomodori"
pomodori secchi q.b.
basilico q.b.
mandorle leggermente tostate q.b.
olio e.v.o
per la "salsa con i capperi"
pomodori secchi q.b.
basilico q.b.
capperi sotto sale sciacquati q.b.
olio e.v.o
 
Prima di tutto bisognerebbe sciacquare i pomodori per togliere le impurità, ma io non sono schizzinosa quindi li ho piazzati sparsi ed aperti sulla griglietta del forno e li ho passati 5 minuti a 160° in modo da uccidere gli eventuali batteri. Quindi decidi tu, calcola però che se li lavi devi poi farli disidratare di nuovo... Butta tutto nel frullatore e riduci gli ingredienti ad una pasta abbastanza fine. Metti le salse nei barattoli e ricoprili di olio. Chiudili e lasciali nel frigo, ricordando di lasciare sempre un filo d'olio a coprire la salsa dopo averla usata.


mercoledì 24 settembre 2014

LA DROGA DEL SECOLO: DOLCETTI AL COCCO

Questi dolcetti, parola mia, sono drogati! Per fortuna il supermercato ha terminato il cocco grattugiato, altrimenti avrei continuato a sfornarli tutti i giorni... mi sa che la prossima volta faccio prima e decuplico le dosi.
Bando alle ciance, non mi dilungherò ulteriormente per darvi la possibilità di andare subito a comprare gli ingredienti e mettervi al lavoro. CORRETEEEE!

TEMPO mezz'ora
DIFFICOLTA' non fatemi ridere, assolutamente nessuna
INGREDIENTI per 20 biscottini 
100 gr di zucchero bianco
80 gr di zucchero di canna
170 gr di cocco frattugiato disidratato 
40 gr di farina GF 
2 uova
1 cucchiaio di latte
1 pizzico di sale

Riscalda il forno a 160 gradi con la funzione ventilata. Se hai un buon robot da cucina frulla gli zuccheri insieme in modo da rendere lo zucchero di canna più fino. Mescola bene tutti gli ingredienti. Con le mani bagnate forma dei dischetti o delle pallette che andrai a ricoprire di farina di cocco. Posiziona i biscottini sulla placca da forno coperta da carta forno. Cuoci per 20 minuti, a fine cottura devono risultare dorati. 
P.S. Non fatemi causa se tra un mese sarete obesi, io vi ho avvertito!

lunedì 22 settembre 2014

SAMBOL E ROTI AL COCCO (POL)

Questo meraviglioso piatto viene mangiato quasi tutti i giorni nello Sri Lanka, soprattutto per colazione. Io l'ho mangiato la prima volta a casa di una signora che in quattro e quattr'otto ha raccolto il cocco, lo ha grattato, lo ha mischiato con altri ingredienti, lo ha cucinato e, nell'arco di mezz'ora, ha portato a tavola questa meraviglia di gusti esplosivi... 
Ecco, ora bisogna dire la verità. Nel raccontare una storia uno usa i codici noti a tutto il mondo "moderno" ed occidentale, qui la storia era vagamente diversa, quindi è giusto che io la racconti con i termini giusti: io l'ho mangiato la prima volta nella capanna fatta di fango di una giovane donna, che a noi in realtà sembrava un'adulta, che in quattro e quattr'otto ha raccolto il cocco, lo ha grattato con uno strano arnese affilatissimo che teneva stretto tra i piedi, lo ha mischiato con altri ingredienti coltivati da lei in una ciotola rudimentale, lo ha cotto su un fuoco di legna acceso sopra un piano cucina fatto anch'esso di fango e, nell'arco di mezz'ora, ha portato tra le nostre mani, visto che il tavolo non lo aveva, questa meraviglia di gusti esplosivi. Capirete che sono particolarmente legata a questo piatto non solo per la bontà ma, soprattutto, per le sensazioni e i ricordi che mi evoca.

TEMPO 45 minuti
DIFFICOLTA' evidentemente nessuna
INGREDIENTI
per il POL SAMBOL
1/2 noce di cocco 
1 cipolla rossa
1 lime
1 peperoncino fresco
sale

per il POL ROTI
1 tazza di farina GF integrale
1 tazza di farina GF per pane e pizza
1 tazza di cocco grattugiato
acqua
sale

Se hai poco tempo ti conviene preparare prima l'impasto del pol roti. In una ciotola (o con la planetaria) impasta le farine con il cocco grattugiato, il sale e l'acqua quanto basta per formare un impasto morbido tipo quello per la pizza. Lavoralo per 5/7 minuti poi avvolgi la palla nella pellicola e lasciala riposare a temperatura ambiente per un quarto d'ora. Intanto prepara il pol sambol frullando finemente la polpa di cocco con la cipolla, il peperoncino, il succo di lime e il sale. Prendi la pasta riposata e dividila in palline di circa 5 cm di diametro, ungile e spianale fino a formare delle frittelle basse. Cuocile su una padella antiaderente girandole non appena diventano colorite. 
Quando tutto sarà pronto potrai mangiare il sambol prendendolo con un pezzetto di roti.

giovedì 18 settembre 2014

BACCALA' SUGNOSO AL POMODORETTO

Di base il pesce (come la mozzarella) lo trovo inutile, insapore e abbastanza stupido come cibo. A me piacciono i sapori forti, complessi e con una buona struttura, quindi, se devo proprio cucinare il pesce, lo pasticcio molto o lo friggo. Sono andata al mercato e mi sono lasciata affascinare da questo bellissimo filetto di baccalà dalle sembianze perfette. Ho pensato che non avrei avuto resti puzzolenti nella spazzatura o spine microscopiche infilate nelle tonsille, quindi l'ho comprato e cucinato immediatamente. 
Non è che questa sia una ricetta innovativa, è solo un classico pesce al pomodoro.

TEMPO mezz'ora
DIFFICOLTA' bassa
INGREDIENTI per 4 persone munite di una bella fetta di pane GF x la scarpetta
1 filetto di baccalà bello come il mio
500 gr di pomodorini saporiti
1 spicchio di aglio
1 cipolla piccola
2 cucchiai di capperi sotto sale
prezzemolo
olio e.v.o.
pepe o peperoncino
In una grande padella dai bordi alti fai soffriggere nell'olio la cipolla affettata e lo spicchio di aglio schiacciato. Dopo qualche minuto aggiungi i pomodori frullati o spezzettati finemente, i capperi sciacquati, il prezzemolo e il peperoncino. Fai restringere i sughetto. Nel frattempo sciacqua bene il baccalà eliminando le spine con una pinzetta e taglialo a tocchi di circa 5 cm per lato. Metti il baccalà nel sugo e cuoci per 5 minuti coperto, poi giralo e continua la cottura per altri 3/5 minuti. Non mettere il sale, mi raccomando!

lunedì 15 settembre 2014

BROWNIES AGLI ANACARDI (TANTO LA PROVA COSTUME E' LONTANA)

Ma vi siete mai chiesti come nascono gli anacardi? Io pensavo nascessero sotto terra come le noccioline (nascono sotto terra?)... Gli anacardi invece sono dei semi che si trovano nella parte apicale di un grosso frutto di colore rosso arancio. E’ un frutto secco ricco di fibre, Omega-3 e Omega-5, potassio, fosforo, magnesio, zinco, rame e selenio. Ha inoltre un alto contenuto di vitamina C, B1, B2 e B5. 
Che donna, che cultura infinita mi sono fatta nello Sri Lanka! Ho imparato questa ricetta e ho scoperto pure che se li compri lì, direttamente negli spacci delle piantagioni, costano tanto, quasi come qui in Italia, quindi non lamentiamoci!
Sezione botaniculturaleconomica terminata. Inizio parte mangereccia: con questo frutto suuuuper utile per l'organismo, ma non per la ciccia, io ho fatto dei brownies suuuuper buoni ma suuuuuuper calorici. Per fortuna la prova costume è alle passata e la prossima è ben lontana.

TEMPO  1 oretta o poco meno
DIFFICOLTA' bassa
INGREDIENTI
150 gr di farina Gluten Free
150gr di zucchero bianco
100 gr di zucchero di canna
175 gr di burro
3 uova
250 g di cioccolato fondente
100 gr di anacardi
1 stecca di vaniglia
1 pizzico di sale
 
Fai sciogliere a bagno maria il burro con il cioccolato. Nel frattempo tosta leggermente gli anacardi su una padellina antiadarente. Monta le uova con lo zucchero fino a quando diventano spumose. Quando il cioccolato sciolto con il burro diventa tiepido uniscilo con delicatezza alle uova sbattute con lo zucchero. Aggiungi la farina con un pizzico di sale e i semi del baccello di vaniglia. Unisci per ultimi gli anacardi mescolando sempre delicatamente.  Versa l'impasto in una teglia quadrata precedentemente unta con il burro e spolverizzata con la farina. Cuoci in forno a 170 gradi per 35 minuti. Taglia i brownies a rettangoli e spolverizzali con dello zucchero a velo




martedì 9 settembre 2014

RIPORTANDO LO SRI LANKA A CASA: RISO FRITTO

Eccomi qui, finalmente (ma per chi e per cosa finalmente???) sono tornata a casa, alla mia vita, alla mia cucina, al mio mercato, alle mie cose... Che noia, in realtà preferivo gli hotel, i giorni tutti diversi, la cucina degli altri, i mercati sconosciuti e le 4 cose che mi sono portata in valigia, comunque...
Quest'estate siamo stati 20 giorni nello Sri Lanka, è stato un viaggio stupendo, perfetto, indimenticabile. Banalissimamente mi vedo costretta a dire che ci abbiamo lasciato il cuore, ma è la verità. Siamo rimasti rapiti dai sorrisi delle persone, dai colori, dai profumi, dalla luce e dalle ombre... Ok che noia davvero! Veniamo alla ricetta del piatto che Clementina ha assaggiato in tutte le salse: il riso fritto. Oggi l'ho preparato con le uova perché non avevo molto nel frigo.

TEMPO mezz'ora
DIFFICOLTA' bassa
INGREDIENTI per 4 persone
400 gr di riso basmati cotto al dente (quello che ho usato io è un semplice riso parboiled)
1 cipolla
1 spicchio di aglio
4 cipollotti freschi (con pure le foglie verdi) o 1/2 porro
3 carote
3 zucchine
1 pezzo di zenzero fresco di circa 5 cm
3 uova
5 cucchiai di salsa di soia senza glutine
5 foglie di curry (sono un po' difficili da reperire ma non sono indispensabili)
pepe nero grattugiato al momento
2 cucchai di ghee o di burro 
olio di semi 
sale
peperoncino (facoltativo)
 
Prima di tutto cuocete (non scuocete!) il riso basmati, se lo sapete fare in pentola tipo pilaf è meglio, altrimenti cuocetelo normalmente (io non sono una gran cuocitrice di riso basmati, quindi non vi posso dare nessuna dritta). In una grossa padella dai bordi alti fate rosolare nel ghee e olio la cipolla affettata finemente, l'aglio schiacciato, lo zenzero grattugiato e le foglie di curry (e il peperoncino se vi piace). Appena la cipolla sarà appassita unite le carote e le zucchine grattugiate grossolanamente e i cipollotti (o il porro) affettati. Rosolate a fuoco alto per pochi minuti, lasciando le verdure croccantelle. Salate. Nel frattempo in una padellina preparate delle uova strapazzate. Unite il riso e le uova alle verdure e amalgamate il tutto aggiungendo la salsa di soia e il pepe. Fate soffriggere a fuoco alto per altri 3 minuti e servite.
Et voilà, con questo facilissimo piatto avrete in casa un po' di odore dello Sri Lanka (areare il locale prima di soggiornarvi) e pure il suo sapore.

sabato 31 maggio 2014

SALSICCIAGNE (OVVERO LASAGNE DI SALSICCIA)

Non solo lasagne (o lasagna, ma non litighiamo per favore, chiamatele come vi pare!), ma monoporzioni di lasagne da surgelare e, all'occorrenza, cuocere e portare alle cene, ai pic nic, ai pranzi... così non scocciamo chi ci invita e mangiamo qualcosa di sicuro e buono, anzi, buonissimo!
Non so perché, ma mia figlia (di 7 anni) non viene più invitata solo alle classiche feste pomeridiane, sembra iniziata la moda dei pranzi e delle cene, è più impegnata lei di noi adulti. Spesso il ristorante che ospita la festa non è aggiornato o pronto a preparare un pasto senza glutine, quindi ho deciso di fare queste lasagnette, le ho congelate e il giorno della festa le butto nel forno così Clementina si porta dietro il suo pranzo al sacco.
Personalmente odio fare le lasagne, mi sembra un'impresa titanica, ma, in fondo in fondo, alla fine, mooooolto alla fine, non sono poi così laboriose!

TEMPO un'oretta circa
DIFFICOLTA' media
INGREDIENTI
per il ragù:
salsicce
passata o polpa di pomodoro
1 bicchiere di vino bianco
carote
sedano
cipolla
noce moscata
cannella
alloro
salvia
olio e.v.o.
sale e pepe

Per la besciamella
1/2 litro di latte
50 gr di farina GF
25 g di burro
sale
noce moscata

sfoglie di pasta GF per lasagne
latte q.b.

Nella pentola a pressione fai un soffritto con la cipolla, il sedano, la carota, l'alloro e la salvia. Aggiungi le salsicce spellate e spezzettate. Quando sono un po' cotte versa il vino e lascia sfumare. Prima di mettere il pomodoro aggiungi mezzo cucchiaino di noce moscata grattugiata e mezzo cucchiaino di cannella in polvere, il sale e il pepe. Chiudi la pentola e cuoci a pressione per mezz'ora. Nel frattempo dedicati alla besciamella: metti il latte a scaldare in una pentolina, in una casseruola fai fondere il burro con la farina, falla impregnare bene poi versa, poco alla volta, il latte caldo. Mescola in continuazione con una piccola frusta, aggiungi il sale e la noce moscata. Piano piano la besciamella inizierà ad addensarsi, ma non farla diventare troppo soda, anzi, deve essere molto liquida, in modo da impregnare bene la pasta durante la cottura. Quando avrai pronte la besciamella e il ragù puoi assemblare le tue lasagne. Imburra bene lo stampo e metti una sfoglia di pasta a coprire la base, aggiungi la besciamella e il ragù poi di nuovo la pasta e così via fino a completare con besciamella e ragù. Se ti piace puoi arricchirle ulteriormente aggiungendo delle fette di mozzarella, delle foglie di basilico e del parmigiano. Se le vuoi mangiare subito infornale per una quarantina di minuti verificando che la pasta sia cotta infilando la lasagna con uno stecchino.



venerdì 30 maggio 2014

CHIPIRONES COME SE PIOVESSE

Chi in Spagna non ha mai mangiato i chipirones alzi la mano! 
Questi meravigliosissimi mini calamaretti (o sono totanetti? vabbè...) sono una delle cose più buone del mondo, anche se a me fanno una gran pena a guardarli così, morti, con quegli occhioni...
Comunque... è un atto orribile ucciderli così da cuccioli ma sono talmente buoni che non sono morti invano.
La ricetta praticamente è inesistente, si tratta solo di comprare al mercato o al pescivendolo i calamaretti freschi, sciacquarli molto bene (non vanno eviscerati perchè sono talmente piccoli che nemmeno con le pinzette si riesce a maneggiarli), infarinarli con la farina GF, scrollarli dalla farina in eccesso e poi buttarli in abbondante olio bollente.
Fine della ricetta.
Sono ottimi sempre e con tutto, io li mangerei come stuzzichino con una birra ghiacciata al tramonto in riva al mare... impossibile? allora va bene pure davanti alla finestra ma sempre con l'immancabile birretta ghiacciata!