sabato 31 maggio 2014

SALSICCIAGNE (OVVERO LASAGNE DI SALSICCIA)

Non solo lasagne (o lasagna, ma non litighiamo per favore, chiamatele come vi pare!), ma monoporzioni di lasagne da surgelare e, all'occorrenza, cuocere e portare alle cene, ai pic nic, ai pranzi... così non scocciamo chi ci invita e mangiamo qualcosa di sicuro e buono, anzi, buonissimo!
Non so perché, ma mia figlia (di 7 anni) non viene più invitata solo alle classiche feste pomeridiane, sembra iniziata la moda dei pranzi e delle cene, è più impegnata lei di noi adulti. Spesso il ristorante che ospita la festa non è aggiornato o pronto a preparare un pasto senza glutine, quindi ho deciso di fare queste lasagnette, le ho congelate e il giorno della festa le butto nel forno così Clementina si porta dietro il suo pranzo al sacco.
Personalmente odio fare le lasagne, mi sembra un'impresa titanica, ma, in fondo in fondo, alla fine, mooooolto alla fine, non sono poi così laboriose!

TEMPO un'oretta circa
DIFFICOLTA' media
INGREDIENTI
per il ragù:
salsicce
passata o polpa di pomodoro
1 bicchiere di vino bianco
carote
sedano
cipolla
noce moscata
cannella
alloro
salvia
olio e.v.o.
sale e pepe

Per la besciamella
1/2 litro di latte
50 gr di farina GF
25 g di burro
sale
noce moscata

sfoglie di pasta GF per lasagne
latte q.b.

Nella pentola a pressione fai un soffritto con la cipolla, il sedano, la carota, l'alloro e la salvia. Aggiungi le salsicce spellate e spezzettate. Quando sono un po' cotte versa il vino e lascia sfumare. Prima di mettere il pomodoro aggiungi mezzo cucchiaino di noce moscata grattugiata e mezzo cucchiaino di cannella in polvere, il sale e il pepe. Chiudi la pentola e cuoci a pressione per mezz'ora. Nel frattempo dedicati alla besciamella: metti il latte a scaldare in una pentolina, in una casseruola fai fondere il burro con la farina, falla impregnare bene poi versa, poco alla volta, il latte caldo. Mescola in continuazione con una piccola frusta, aggiungi il sale e la noce moscata. Piano piano la besciamella inizierà ad addensarsi, ma non farla diventare troppo soda, anzi, deve essere molto liquida, in modo da impregnare bene la pasta durante la cottura. Quando avrai pronte la besciamella e il ragù puoi assemblare le tue lasagne. Imburra bene lo stampo e metti una sfoglia di pasta a coprire la base, aggiungi la besciamella e il ragù poi di nuovo la pasta e così via fino a completare con besciamella e ragù. Se ti piace puoi arricchirle ulteriormente aggiungendo delle fette di mozzarella, delle foglie di basilico e del parmigiano. Se le vuoi mangiare subito infornale per una quarantina di minuti verificando che la pasta sia cotta infilando la lasagna con uno stecchino.



venerdì 30 maggio 2014

CHIPIRONES COME SE PIOVESSE

Chi in Spagna non ha mai mangiato i chipirones alzi la mano! 
Questi meravigliosissimi mini calamaretti (o sono totanetti? vabbè...) sono una delle cose più buone del mondo, anche se a me fanno una gran pena a guardarli così, morti, con quegli occhioni...
Comunque... è un atto orribile ucciderli così da cuccioli ma sono talmente buoni che non sono morti invano.
La ricetta praticamente è inesistente, si tratta solo di comprare al mercato o al pescivendolo i calamaretti freschi, sciacquarli molto bene (non vanno eviscerati perchè sono talmente piccoli che nemmeno con le pinzette si riesce a maneggiarli), infarinarli con la farina GF, scrollarli dalla farina in eccesso e poi buttarli in abbondante olio bollente.
Fine della ricetta.
Sono ottimi sempre e con tutto, io li mangerei come stuzzichino con una birra ghiacciata al tramonto in riva al mare... impossibile? allora va bene pure davanti alla finestra ma sempre con l'immancabile birretta ghiacciata!


venerdì 23 maggio 2014

FIORIDIZZZUCCA E SALVIA FRITTI

Come dire... qualsiasi cosa fritta è buona, no?
E che ci vuole a fare i fiori di zucca fritti? Non ci vuole nulla, è solo per far vedere che chi è intollerante al glutine può comunque mangiare tutto.
Venendo in campagna ci siamo fermati alla capanna di Massimo, un coltivatore della Coldiretti che vende frutta e verdura del suo orto (anche se io stento a crederlo, comunque...) vabbè, ha dei prodotti davvero buoni e saporiti. Clementina ha puntato i fiori di zucca, per i quali va matta, e abbiamo deciso di farci del male preparando un pranzo di fritti e insalata (perché stiamo a dieta e vogliamo restare leggeri). Visto che in campagna ho una pianta di salvia che sembra un blob dalla crescita inarrestabile e dalle foglie grandi come acciughe, ho pensato di friggere pure quelle che sono davvero buone. Io di solito i fiori di zucca non li faccio ripieni perchè l'acciuga ne copre il sapore e la mozzarella, se esce dal suo involucro, fa scoppiare l'olio. Quindi mi accontento di qualche etto in più e una gran puzza di olio sui vestiti e nei capelli e vi propongo la versione semplice.

TEMPO 10 minuti
DIFFICOLTA' bassa
INGREDIENTI
fiori di zucca
foglie di salvia
farina GF
birra GF o acqua frizzantissima
sale
olio per firggere

Fai una bella pastella semidensa con la farina e la birra (o l'acqua) immergici i fiori di zucca e le foglie di salvia una ad una facendo attenzione a napparle per intero. Intanto avrai messo a scaldare l'olio. Quando sarà caldo al punto giusto (facci cadere una goccia di pastella, se questa va giù e torna su velocemente soffriggendo, vuol dire che è caldo) tuffa i fiori e la salvia pochi per volta in modo da non abbassare troppo la temperatura dell'olio. Quando saranno ben dorati scrollali dall'olio in eccesso e mettili ad asciugare sulla carta da fritti. Salali e servili immediatamente, magari con una bella birra gelata!.

mercoledì 21 maggio 2014

HUMMUS ALLA "LECCO PURE LA CIOTOLA"


L'hummus è una crema di ceci tipica del Medio Oriente, da qualche anno è diventata tipica pure di casa mia per la frequenza con cui la preparo. E' semplicissima e velocissima da fare, ottima, sana, nutriente ed è pure un passepartout nelle cene, aperitivi, pic nic o pranzi informali. 
Per chi non ha tempo si possono tranquillamente utilizzare i ceci in scatola, io questa volta ho utilizzato dei ceci secchi perché sto cercando di esaurire le scorte di legumi che compro per le minestre invernali, altrimenti a settembre mi ritrovo con una colonia di insettacci schifosi che hanno fatto baldoria tutta l'estate nei sacchetti di legumi e poi sono miseramente deceduti con la panza piena.
I miei ceci nani biologici e biodinamici, coltivati nei giardini pensili del remotissimo paesino sulle colline di non so dove, raccolti da donne inginocchiate con mani senza calli, erano scaduti da qualche tempo (...) ma me ne sono fregata e li ho cucinati lo stesso, risultato è che siamo ancora tutti vivi e l'hummus era ottimo.
Questa è la mia ricetta, sia beninteso, so che ci sono molte ricette in giro, e questa è quella che faccio io, quindi attendo commenti e consigli.

TEMPO 7 minuti se usi i ceci in scatola 
DIFFICOLTA' nulla
INGREDIENTI
500 g di ceci cotti
2 limoni
tahina 2 cucchiai oppure semi di sesamo
aglio
prezzemolo tritato
olio e.v.o
sale

Se utilizzi i ceci secchi devi lasciarli in ammollo tutta la notte e poi cuocerli. Altrimenti puoi usare la pentola a pressione e cuocerli, direttamente da secchi, per 45 minuti dal fischio.
Metti nel frullatore i ceci cotti, il succo dei limoni, l'aglio, il sale, 5 cucchiai di olio, un cucchiaio di prezzemolo e 2 cucchiai di tahina o di sesamo precedentemente tostato 3 minuti in padella senza grassi. Frulla tutto e, se necessario, aggiungi poca acqua alla volta fin quando l'hummus raggiunge la consistenza desiderata. Puoi servirlo con una spolverata si semi di sesamo e dell'olio a crudo. Si mangia sul pane, sui grissini o su quello che più ti piace.

martedì 20 maggio 2014

CIPOLLONE PIATTONE GRATINATE ALLE ERBE

Finalmente la primavera ha portato i suoi buoni frutti, profumati o puzzolenti sono sempre buoni e, finalmente, diversi dalle solite mele, pere, banane, kiwi, bieta, cavoli e verze che non se ne può più. Oggi ho optato per delle puzzosissime cipolle piatte perfette per essere messe al forno e gratinate. Devo dire che cucinare le cipolle è sempre un'esperienza forte: piangi, ti puzzano le mani, i vestiti e tutta la casa sembra invasa da grassoni senza deodorante che hanno appena finito una sessione di aerobica anni '80 con tanto di calzettoni al ginocchio, fascetta multicolor in fronte e capelli con taglio alla crucca corti sopra e lunghi sotto.
Dimenticatevi i ciccioni sballonzolanti e date retta a me: le cipolle gratinate sono buonissime, sane, leggere, dolci e molto delicate, sono un perfetto contorno ma anche un buon piatto unico semidietetico.
TEMPO 40 minuti
DIFFICOLTA' nulla
INGREDIENTI 
cipolle bianche piatte grandi
pangrattato GF
prezzemolo
basilico
olio e.v.o. 
sale 

Monda le cipolle, tagliale a metà e sistemale sulla placca del forno. Frulla il pangrattato con il basilico, il prezzemolo, il sale e l'olio. Metti un po' di questo composto su ogni mezza cipolla e completa con un filo di olio. Inforna a 200/220° per una mezz'oretta. Fine!


sabato 17 maggio 2014

MARMELLATA DI ALBICOCCHINE

Di solito in giugno raccolgo le albicocche direttamente dalla finestra del mio salotto a Roma. Non pensate che io stia ricamando su un sogno o su una romanticheria inesistente, io tutti gli anni faccio la marmellata con le albicocche dell'albero che si affaccia alle finestre di casa mia. 
Ora devo ammettere che queste stupende albicocchine non sono del famoso albero, le ho comprate al mercato da Franco perché, dopo averne assaggiata una, ho capito che quello era il profumo e il sapore che volevo rinchiudere in un barattolo e goderne per tutto l'anno. Adoro fare la marmellata, da grande vorrei essere una marmellataia. Di solito però raccolgo la frutta in campagna, dove sono sicura della provenienza e della purezza del frutto, questa volta mi sono fatta tentare dalla loro bellezza.
P.S. Io la marmellata la faccio a occhio, non peso mai nulla, ma qui vi darò una linea guida sulle proporzioni.

TEMPO tanto
DIFFICOLTA' nulla ma taaaaanta pazienza e taaaanto tempo
INGREDIENTI
1 kg di albicocche mature (sono più buone quando sono picchiettate)
450 gr di zucchero

Lava le albicocche, elimina il nocciolo e mettile in una grossa pentola. Unisci lo zucchero, mescola bene e lascia macerare per qualche ora in un luogo fresco. Quando si saranno un po' sfaldate e avranno rilasciato del liquido mettile sul fuoco ricordandoti di sistemare lo spargifiamma tra il fuoco e la pentola. Fai bollire fino a quando le albicocche si spappolano, eliminando la schiuma con la schiumarola di tanto in tanto. Quando vedi che le bolle diventano piccole verifica la consistenza della marmellata mettendone un po' su un piatto.
Quando la marmellata sarà cotta, sempre con il fuoco acceso, travasala nei barattoli lavati e asciutti aiutandoti con un mestolo e l'imbuto per marmellate. Appena versata la marmellata avvita bene il coperchio sul barattolo e riponilo capovolto. 
Io utilizzo questo metodo perché sono pigra e perché non mi è mai venuta la muffa anche dopo mesi e anni!
La marmellata è pronta. Durante l'anno potrai assaporare i sapori della primavera.





mercoledì 14 maggio 2014

COPPE "PROVA COSTUME NON TI TEMO"

Dai, dopo il bicchiere della staffa con l'agrumino dovete assolutamente concedervi il dolce della staffa. Logicamente il dolce della staffa non deve essere light, insipido e poco zuccherato, deve essere una bomba di calorie, di stucchevolezza e deve essere godurioso, molto godurioso, quasi peccaminoso, deve essere morbido, vellutato, spumoso, croccante e squaglioloso (saccentini, lo so che non esiste questa parola). 
Ho dato fondo ai miei resti tristi: biscotti gluten free rotti e abbandonati in fondo alla scatola, pezzetti di uova di cioccolata e fondi di barattolini di marmellata fatta in casa... del mascarpone, mezz'ora e gli ospiti del mio aperitivo spinto hanno goduto.
Queste coppe oltre ad essere golosissime sono pure facilissime da fare e velocissime.

TEMPO mezz'ora massimo ad andare lenti
DIFFICOLTA' bassa
INGREDIENTI per 8 golosi
500 gr di mascarpone
4 uova
4 cucchiai di zucchero
2 cucchiai di marsala
resti non identificati di biscotti ancora croccanti
pezzi di cioccolata al latte e fondente
marmellate varie
cacao

Monta le chiare a neve ferma. Nel frattempo monta con una frusta i tuorli con lo zucchero, aggiungi il marsala e il mascarpone. Unisci le chiare montate a neve e mescola con attenzione dal basso verso l'alto in modo da non smontare gli albumi. Prendi delle coppette o dei bicchieri e sbriciolaci dentro, in maniera approssimativa, i biscotti. Unisci dei pezzi di cioccolata e la crema di mascarpone. Guarnisci con le marmellate o con altra cioccolata. Riponi in frigo fino a quando i tuoi ospiti saranno pronti per il loro ultimo dolce prima della dieta prova costume.




martedì 13 maggio 2014

CIPOLLINE IN AGRODOLCE ALTRIMENTI DETTE CIPOLLINE ALITOSE

Le cipolline agrodolci sono un contorno un po' dimenticato... capisco, non a tutti piacciono, è difficile trovarle fresche e già spellate, lasciano una gran puzza in casa e l'alito di topo morto per qualche giorno... ma sono così buone che chissenefrega di tutti i lati negativi, a me piacciono da morire, come accompagnamento ad un arrosto un po' insipido, come antipasto con un bel tocco di formaggio stagionato, come contorno ad un piatto di riso.
Il primo ricordo che ho delle cipolline in agrodolce risale alla mia infanzia, avrò avuto circa 7 anni e già mangiavo di tutto, assaggiavo e sperimentavo. Questo ricordo è ambientato nella vecchia cucina della casa di campagna di mio nonno a Gallese, aveva delle mattonelle sagomate di graniglia bianca e verde acqua ed una grande vetrata in ferro verso la valle. Mi ricordo che qualcuno stava cucinando queste strane pallette che emanavano un profumo nuovo e stuzzicante, c'era un pranzo tra parenti e io, di soppiatto, ho sottratto e trangugiato le cipolline rubandole dalla padella con le mie dita veloci come il lazo di Pecos Bill. Non ricordo se alla fine siano arrivate in tavola, ricordo però di averle fatte arrivare nel mio stomaco!
Bando alle ciance, ecco la ricetta semplicissima:

TEMPO 40 minuti
DIFFICOLTA' bassa
INGREDIENTI 
500 gr di cipolline già spellate
mezzo bicchiere di aceto balsamico
3 cucchiai di zucchero
sale
burro
1 foglia di alloro

In una larga padella, o in una casseruola, fai fondere il burro con l'alloro. Aggiungi le tue belle cipolline spolverizzandole con lo zucchero. Mescola piano e disponile ordinatamente sulla padella in modo che siano tutte piatte. Fai rosolare per qualche minuto poi aggiungi l'aceto e un bel pizzico di sale. Copri e lascia cuocere per un quarto d'ora circa. Gira con attenzione le cipolline, copri di nuovo e lascia cuocere a fuoco basso per altri 15 minuti circa. Se si asciugano troppo aggiungi un pochino di acqua. Quando saranno ben cotte e morbide fai restringere il sughino e servile in tavola con quello che preferisci. Sono ottime sia calde che fredde, l'importante è che arrivino a tavola.



lunedì 12 maggio 2014

AGRUMINO RIVOLUZIONARIO

Come promesso, dopo 40 giorni di sonno, l'agrumino è stato stappato il giorno della festa della mamma, perché c'è sempre un motivo per festeggiare.
A proposito uomini, non veniteci a raccontare dei vostri occhi rossi che preferite far riposare leggendo il giornale, delle dita che non hanno più la forza per sollevare una forchetta, della vostra schiena a pezzi che se raccogliete il calzino si blocca completamente, del mal di testa che vi fa sopportare solo la vista della partita, degli orari pesanti che purtroppo vi obbligano a saltare le riunioni di condominio, delle poche ferie che avete per andare (solo uomini) a fare il torneo di golf in Honduras, degli svaghi centellinati ai quali, cascasse il mondo, non potete rinunciare, della pancetta che vi è uscita... tutto per colpa del lavoro! Venite a casa, fate i mammi per un mese e rimpiangerete tutte le vostre lamentele. Ohhhhh, sfogo finito, un bicchierino di agrumino ghiacciato e passa tutto!
Ora vi ridarò la ricetta, anche se l'ho pubblicata 40 giorni fa, ma sono buona e gentile (solo sotto l'effetto di un dito di agrumino):
Faccio l'agrumino perché raccatto tutti gli agrumi che ho a portata di mano e non a portata di occhio altrui (visto che li rubo). Quest'anno ho raccattato: limoni e mandarini dagli alberi dei miei genitori, arance amare dal giardino del banco alimentare dove faccio volontariato, 1 cedro mano di buddha, 2 bergamotti e qualche agrume non identificato dagli alberini del mio "balcone".

TEMPO 45 giorni circa
DIFFICOLTA' nulla
INGREDIENTI a occhio
1 litro di alcool a 95° per liquore
15 agrumi misti (non trattati)
1,5 lt di acqua
1 kg di zucchero

Lava benissimo e asciuga gli agrumi che avrai trovato (o comprato). In un contenitore di vetro o in una bacinella di plastica unisci l'alcool alle bucce degli agrumi facendo attenzione a non mettere pure la parte bianca della buccia. Copri il contenitore e lascia riposare al buio per 40 giorni circa.
Passato il tempo fai sobbollire l'acqua e lo zucchero per 5 minuti e lascia raffreddare. Quando lo sciroppo sarà freddo uniscilo all'infusione di bucce e alcool, gira bene, copri nuovamente e lascia riposare per una notte. Mediante un colino di stoffa o un filtro di carta e un imbuto riempi le bottiglie lavate e ben asciutte.
Riponi il tuo bell'agrumino al buio per circa 20 giorni prima di berlo (devo dire che è buono già da subito però).

mercoledì 7 maggio 2014

RIGATONI AL PESTO (VERO!)

Vi prego, non ditemi che ancora comprate il pesto nel barattolino, vi prego! Passi per l'inverno quando il basilico non è reperibile, ma in primavera e in estate come non avere una piantina di basilico davanti alla finestra? Come non spendere ben 5 minuti per fare una perfetta pasta al pesto?
Bene, fare il pesto è la cosa più semplice del mondo, basta avere del basilico, dei pinoli, parmigiano, olio e 5 minuti.
Noi adoriamo la pasta al pesto, di solito la faccio come sotto vi descriverò, ma, se ho ospiti, o un po' di tempo (3 minuti) in più, mi piace farla con l'aggiunta di fagiolini e patate.
Pronti? Via!

TEMPO 5 minuti per il pesto + il tempo per la cottura della pasta
DIFFICOLTA' nulla
INGREDIENTI per 4 persone
500 gr di pasta senza glutine
una grossa manciata di basilico fresco
mezzo bicchiere di pinoli
parmigiano grattugiato
pecorino grattugiato
olio e.v.o.
sale
aglio (facoltativo)

Mentre la pasta cuoce preparati psicologicamente per questo difficilissimo procedimento: lava il basilico, frullalo con il parmigiano, il pecorino, 5 cucchiai di olio, i pinoli, un pizzico di sale e un cubetto di ghiaccio. Versa nella ciotola da portata il composto. Quando la pasta è quasi pronta prendi 3 cucchiaiate di acqua di cottura e uniscile al pesto, aggiungi ancora un po' di olio. Scola la pasta e condiscila bene aggiungendo, mentre mescoli, un po' di parmigiano e qualche pinolo intero. Fine! Facile no?
Comunque se ti piace l'aglio puoi frullarlo insieme a tutto (se ti piace tanto però, e se poi non ti lamenti per l'alito) altrimenti puoi tagliare uno spicchio a metà e strusciarlo nella ciotola in modo da lasciare un aroma leggero.



lunedì 5 maggio 2014

RISO VENERE AL SALMONE

Aaaaah che bontà il riso Venere! Io lo adoro semplice con il burro e il parmigiano o con il gorgonzola, mi piace freddo con le verdure o più raffinato con il pesce.
Questa volta per un pranzetto in campagna tra amici ho deciso di preparare un'insalata di riso con il salmone, di cui Clementina è golosissima, i pomodorini e le olive Kelemata.
Successone!

TEMPO 40 minuti circa
DIFFICOLTA' bassa
INGREDIENTI per 4 persone
300 gr di riso Venere
150 gr di salmone affumicato
un bicchiere di olive kelemata snocciolate
pomodorini saporiti
prezzemolo tritato
1 spicchio di aglio
olio e.v.o.
sale e pepe

Fai bollire il riso. Nel frattempo prepara il condimento: sminuzza il salmone, taglia a tocchettini i pomodorini, snocciola le olive e trita il prezzemolo. Metti tutto dentro una ciotola con abbondante olio, uno spicchio di aglio tagliato (che poi andrai a togliere) e il sale. Quando il riso sarà cotto scolalo e lascialo raffreddare. Quando è freddo mescola tutto insieme e servi a temperatura ambiente.
Questo riso è perfetto per un picnic sulla spiaggia, per una cena tra amici e, se ci aggiungi pure dei bei gamberetti, per una cena un po' più formale (magari curando un po' la presentazione).

domenica 4 maggio 2014

RISOTTO CON GLI ASPARAGI

E' tempo di asparagi! 
Qualcuno di voi ha mai visto come vengono coltivati? Quando ero piccola mio padre aveva una piccolissima coltivazione di asparagi verdi in campagna. La sera, quando il sole stava per tramontare, andavamo nell'orto con il nostro cestino di vimini e l'attrezzo per raccoglierli, era davvero divertente fare a gara per scovare queste puntine che facevano capolino nella sabbia, infilare il ferro in verticale seguendo la lunghezza dell'asparago e poi tirarlo fuori. Arrivavamo a casa tutti fieri del nostro bottino da cuocere e mangiare con burro e parmigiano o con olio e limone.
Sono appena tornata dal Friuli dove questi... questa? verdura? vabbè dove ho fatto grandi scorpacciate di asparagi perché lì vengono coltivati in grandi quantità e sono davvero buoni!
Gli asparagi possono essere consumati in vari modi, quello che preferisco è alla parmigiana, cioè con burro fuso e parmigiano, altrimenti con le uova sono squisiti, oppure in un bel risotto danno quel saporino primaverile che rinfresca l'idea del risotto invernale.

TEMPO 45 minuti
DIFFICOLTA' bassa
INGREDIENTI per 4 persone
500 gr di riso per risotti
un bel mazzo di asparagi (dipende da quanto vi piacciono) 
1 bicchiere di vino secco
guanciale (facoltativo)
una cipolla o, meglio, uno scalogno
brodo vegetale (acqua, cipolla, sedano, carota e sale... facilissimo, cercate di non usare il dado!)
burro
parmigiano
sale e pepe
Prima di tutto devi lessare al dente gli asparagi. In un grosso tegame fai rosolare per qualche minuto la cipolla (o lo scalogno) e il guanciale in 3 noci di burro. Aggiungi gli asparagi e, poco dopo, il riso. Lascialo tostare per qualche minuto girando spesso con un cucchiaio di legno. Versa il bicchiere di vino e aspetta che evapori. Aggiungi pian piano il brodo bollente quando vedi che il riso si asciuga. Mescola spesso.
Quando il riso sarà cotto spegni il fuoco e manteca il risotto con 2 noci di burro e tanto parmigiano grattugiato. Servi con una bella macinata di pepe.