Le cipolline agrodolci sono un contorno un po' dimenticato... capisco, non a tutti piacciono, è difficile trovarle fresche e già spellate, lasciano una gran puzza in casa e l'alito di topo morto per qualche giorno... ma sono così buone che chissenefrega di tutti i lati negativi, a me piacciono da morire, come accompagnamento ad un arrosto un po' insipido, come antipasto con un bel tocco di formaggio stagionato, come contorno ad un piatto di riso.
Il primo ricordo che ho delle cipolline in agrodolce risale alla mia infanzia, avrò avuto circa 7 anni e già mangiavo di tutto, assaggiavo e sperimentavo. Questo ricordo è ambientato nella vecchia cucina della casa di campagna di mio nonno a Gallese, aveva delle mattonelle sagomate di graniglia bianca e verde acqua ed una grande vetrata in ferro verso la valle. Mi ricordo che qualcuno stava cucinando queste strane pallette che emanavano un profumo nuovo e stuzzicante, c'era un pranzo tra parenti e io, di soppiatto, ho sottratto e trangugiato le cipolline rubandole dalla padella con le mie dita veloci come il lazo di Pecos Bill. Non ricordo se alla fine siano arrivate in tavola, ricordo però di averle fatte arrivare nel mio stomaco!
Bando alle ciance, ecco la ricetta semplicissima:
TEMPO 40 minuti
INGREDIENTI
500 gr di cipolline già spellate
mezzo bicchiere di aceto balsamico
3 cucchiai di zucchero
sale
burro
1 foglia di alloro
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